L’aula magna: la nostra agorà

Quando agli inizi degli anni 2000 fu annunciata la costruzione della nuova struttura dell’allora Istituto Tecnico per il Turismo di Faicchio ci fu grande agitazione. L’”Istituto”, come il territorio lo conosce e idealmente lo identifica, avrebbe avuto una sede nuova di zecca, moderna, all’avanguardia ingegneristica, nulla da invidiare rispetto alle più blasonate sedi dei 17 istituti per il turismo allora operanti sul territorio nazionale come Amalfi, Lignano Sabbiadoro, Venezia e via di seguito.

Nei progetti, almeno pretestuosamente realizzabili, dei vari colleghi ci si auspicò la presenza di una “aula magna” che avrebbe dato agli alunni e al personale tutto quell’aura di istituzione accademica che al tempo l’ITT conquistava sul territorio.
Di tempo ne è passato; acqua sotto i ponti ne è scorsa ad intere stagioni ed ecco qui l’aula magna dei giorni nostri.
Progressivamente l’aula magna ha perso l’allure del “salotto buono di casa” che veniva aperto solo nelle occasioni importanti assumendo via via quella configurazione che oggi rappresenta per noi tutti.

Adeguandosi alle innumerevoli mutazioni che l’ambiente scuola ha visto negli ultimi decenni, essa si è trasformata in uno spazio multifunzionale. E’ qui che avvengono le riunioni istituzionali, collegi, aggiornamenti, riunioni che richiedono spazi ampi, ma è anche qui che si ritrovano gli studenti nelle assemblee, nei momenti di aggregazione, nelle prove degli spettacoli che costantemente la scuola mette in atto. Talvolta, a dispetto delle sue dimensioni, serve a trovare uno spazio discreto dove fare magari delle attività più riservate che richiedono quello spazio al di fuori del rumoreggiare di una scuola viva ed animata.

E’ la nostra “agorà”, uno spazio ampio, aperto, utilizzato, condiviso e discusso, ma è anche l’animo propulsore di idee, di sogni e di speranze. E’ la piazza del nostro piccolo paese, una piazza dove ci si incontra, si discute, talvolta animatamente, ma sempre sotto l’egida di chi, con esperienza e professionalità, sa giustamente moderare gli eccessi.
La nostra piazza è accogliente. Accetta tutti coloro che, con educazione e rispetto, apportano stimoli di crescita e di riflessione.

Ultimamente è stata accogliente per gli studenti delle secondarie di primo grado che hanno visitato l’istituto; ha dato visibilità e spazi alle varie attività come quelle relative alla giornata per il “contrasto al bullismo e safer internet day” o come gli incontri di orientamento in uscita con l’Università Vanvitelli e di orientamento al lavoro con l’agenzia di animazione Animatime di Roma.
La nostra piazza è un fermento di attività e di progettazione di percorsi e questo, per noi tutti che la viviamo quotidianamente, è un dato di fatto.
Ma oltre a ciò è fondamentalmente una piazza che sostituisce quelle degli oramai abbandonati centri della nostra valle, una piazza fatta di discussione, di confronto, ma anche una piazza dove si consolidano relazioni ed affetti.
Ben vengano quindi gli spazi vissuti, con un sotteso suggerimento alle amministrazioni comunali che spesso, prese da tanti impegni, sottovalutano la possibilità di utilizzare tante piazze, coperte e non, spesso non sapientemente potenziate.

Prof. Silvio Pellicanò

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