Incontro con la comunità emmanuel: uno scambio che arricchisce…

L’Istituto di Istruzione Superiore Faicchio–Castelvenere, ha incontrato la Comunità Emmanuel, sita nel Convento del SS Salvatore di Faicchio, per un momento di integrazione e condivisione su una tematica dolorosa, purtroppo sempre attuale, quale quella della violenza.
Il progetto “A Scuola di Genere” promosso dalla Dirigente Scolastica, dott.ssa Elena Mazzarelli,

ha coinvolto gli studenti e le studentesse dell’Istituto, sotto la guida dei docenti referenti Prof.sse: Rosanna Della Ratta, Concetta Tizzano e Simona Schipani in diverse attività di grande spessore artistico, teatrale,

culturale ed educativo per dire no alla violenza di genere.
Un progetto poliedrico che, attraverso la Letteratura, la Poesia, le opere grafiche, le fotografie, i video, i dibattiti, la musica, il canto, la danza, vuole contrastare e prevenire la violenza che trova forza negli stereotipi e nei meccanismi culturali diffusi, attraverso un linguaggio innovativo e non retorico.
Il progetto ha visto come lavoro finale la performance teatrale: “Le donne forti danzano scalze” un viaggio nel favoloso mondo delle donne per giungere ad una rappresentazione veritiera, ironica e provocatoria del rapporto dei sessi.
La Scuola educa al rispetto, alle differenze di genere, educa contro il pregiudizio e gli stereotipi e lo fa ogni giorno, grazie all’impegno della Dirigente Scolastica, dei docenti, del personale tutto.
L’incontro con gli ospiti della Comunità Emmanuel, alla presenza del Vescovo

Sua Eccellenza Giuseppe Mazzafaro, della responsabile suor Raffaella Letizia, del dott. Gian Marco Manzo, della dott.ssa Miriam Simeone e della Volontaria Sig.ra Nicolina Isone, ha rappresentato un momento di grande accoglienza, inclusione, integrazione ed interscambio.
La giornata si è conclusa con una spazio dedicato alle riflessioni e alle emozioni condivise, dove gli studenti si sono arricchiti riflettendo sui consigli e le esperienze raccontate dai ragazzi della Comunità, mentre gli ospiti hanno portato le loro testimonianze ringraziando la Scuola per la gioia e il tempo loro dedicato.

Significativa una frase espressa da un giovane della Comunità:“ Felice che la Scuola non badi solo ai programmi ministeriali ma riesca a donare delle emozioni profonde attraverso altre forme comunicative a noi persone che hanno commesso degli errori”.

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